Produzione Teatro del Buratto
Testo, video e regia Davide del Grosso
In scena Marta Mungo e Davide del Grosso
Scene di Caterina Berta
Luci di Marco Zennaro
Direttore di produzione Franco Spadavecchia
L’industria tessile produce da sola più CO2 del trasporto ferroviario, marittimo e aereo messi insieme. 150 miliardi di vestiti per 7 miliardi di persone. Un’orda tessile che si trasforma in rifiuto, milioni di tonnellate di indumenti che arrivano in discarica generando metropoli di spazzatura tossica. Intanto, terre millenarie sono sfruttate al punto da non generare più nulla. Il mondo della fast fashion è l’esempio eclatante di un sistema al collasso, di un certo modo di produrre attraverso lo sfruttamento di persone e risorse ambientali che sta finalmente mostrando i suoi limiti, ma che ancora perdura. Agli estremi di questa catena si trovano una ragazza o un ragazzo, i protagonisti di questa storia, che sono due facce della stessa medaglia: da una parte un occidente bulimico e inconsapevole delle proprie azioni, e dall'altra parte un altro mondo, in cui ogni risorsa, compresa quella umana, viene sfruttata fino a esaurirsi.
Dai 12 anni