produzione Il teatro nel Baule, I teatrini
coproduzione l'Asilo
in collaborazione con Nostos Teatro
da un'idea di Luca Di Tommaso
drammaturgia e regia Sebastiano Coticelli, Simona Di Maio, Luca Di Tommaso
con Sebastiano Coticelli, Simona Di Maio, Luca Di Tommaso, Dimitri Tetta
assistente alla regia Carla Guardascione
scenografie, oggetti e maschere Monica Costigliola, Angelo De Tommaso, Simona Guarino, il Teatro nel Baule
costumi Gina Oliva
disegno luci Paco Summonte
Dai 5 agli 11 anni
Prezzo al pubblico Posto unico 5 euro
L'amore, una volta sbocciato, mette radici che non finiscono più di crescere.
Antoine de Saint-Exupery
Solitaria, silenziosa, Ticina vive in una dimora scura, circondata da oggetti che appaiono e scompaiono, suoni sconosciuti e misteriose creature. Ticina è buffa, strana, diversa, ma come tutti desidera trovare un amico. Ticina, dal viso rugoso e dalle mani di corteccia, va e viene dalla città spaventando tutti per il suo aspetto, non c’è una persona che voglia restare con lei. In questi suoi viaggi scopre pian piano il suo dono che è anche la sua maledizione: tutto ciò che per sbaglio o per volere tocca con le sue mani di corteccia, appassisce, si rompe, svanisce. Ma un giorno grazie ad una piccola luce, qualcosa, o qualcuno, nasce nel buio del suo laboratorio, tra ampolle, vestiti dismessi e oggetti dimenticati. Ticina non è più così sola. Qualcosa di inaspettato, terribile e meraviglioso, l’attende. L’incontro con un altro essere, molto diverso da lei, l’aiuterà a vedere il mondo da un’altra prospettiva, e scoprirà che anche le cose apparentemente più dolorose, guardate con gli occhi dell'amore, possono rivelarsi meravigliose. Lo spettacolo utilizza un linguaggio del tutto privo di parole, ispirandosi ai grandi clown del passato, al cinema muto, all'humour 'mascherato' dei Familie Flöz e alle atmosfere grottesche di Tim Burton. Lo spettacolo è un viaggio nell’affettività, nell’importanza di riconoscere e trattenere le cose belle e avere la generosità di lasciarle andare. Seguendo la crescita della protagonista, che passerà dal rifiuto della sua natura all’accettazione di sé, i bambini saranno accompagnati a conoscere le meraviglie della vita e le sue contraddizioni e comprendere che solo con uno sguardo aperto verso il mondo, uno sguardo d’amore, si può vedere oltre le proprie mani di corteccia, la vita che continua a sorgere.