produzione Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Teatro del Piccione
con Simona Gambero, Paolo Piano
regia e drammaturgia Manuela Capace, Davide Doro
luci e fonica Simona Panella, Cosimo Francavilla
scene e costumi Teatro del Piccione / compagnia rodisio
Dai 5 anni
Prezzo al pubblico Posto unico 5 euro
La fame di una casa troppo stretta, il buio del bosco, l'odore dell'orco, l'intuito della fuga. La felicità di un ritorno a casa, la pienezza del tesoro conquistato. Pollicino è un invito a diventare grandi senza paura. O meglio, a dar voce a quella paura, sana in ogni distacco, necessaria a farsi forti sulle proprie gambe, a trovare la strada nei momenti in cui tutto sembra troppo difficile. E così imparare la fiducia di potercela fare. Sulla scena, pennellate caravaggesche di buio e luce definiscono lo spazio e dipingono i personaggi: contrasti netti di chiaroscuri e una crudezza fedele all’onestà della fiaba e al suo mistero. La fiaba racconta, e noi la lasciamo parlare. La fiaba dice con parole elementari, concrete, tagliate con l'accetta di un boscaiolo, riflesse nella lama di un coltello. La fiaba non ha dubbi, tesse i suoi destini perché ciascuno a suo modo possa riconoscersi. E questo è Pollicino: la fiaba nella sua verità. Uno spettacolo che nulla aggiunge e nulla toglie alla fiaba, perché crede nella sua intrinseca forza. E invita i suoi spettatori nel viaggio del teatro che, attraversando i luoghi della storia, si fa metafora del viaggio di crescita: così i piccoli spettatori diventano tanti pollicini, sperimentano la paura, la gioia e tutto quello che c’è nel mezzo, per uscire infine fortificati perché, proprio come l’eroe narrato, hanno raggiunto un sorprendente meraviglioso lieto fine. Nello spazio protetto del teatro e del racconto si può fare esperienza di emozioni potenti e scoprirsi forti di ciò: è questa prova il tesoro conquistato che ci dice come nella vita ci si possa trovare di fronte a paure grandi e angosciose e riuscire ad affrontarle, pur sentendosi piccoli e ultimi come Pollicino. Perché, citando G.K.Chesterton, “le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, quello lo sanno già, le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere”