produzione Associazione Quattrox4_Laboratorio di Circo
con il sostegno di Casa del Circo Contemporaneo, SMartIt, Amici di Duccio, Teatro Granara, Teatro del Buratto
di e con Clara Storti, Filippo Malerba
disegno luci e montaggio sonoro Flavio Cortese
supervisione artistica Alessandro Maida
Creazione realizzata nell’ambito del progetto Residenze artistiche della Regione Piemonte, in attuazione dell’Accordo di programma triennale 2015/2017 previsto dall’art. 45 del D. M. 1.7.2014
Vincitore bando SMart it up! 2017
Menzione Speciale di Interesse del Festival Mirabilia 2016
Dai 6 anni
Prezzo al pubblico Posto unico 5 euro
In scena i due performer condividono luoghi e abitudini quotidiane in uno spazio che si compone di fragili coordinate architettoniche e relazionali, in continuo mutamento. Il tema fondante dello spettacolo è la ricerca di uno spazio sospeso da abitare come coinquilini, una “casa” da riconoscere e in cui riconoscersi. È possibile stare seduti in aria? Ci si può sdraiare a 5 metri di altezza? Lo spettacolo Piani in bilico nasce dal desiderio di Clara Storti e Filippo Malerba di portare avanti una ricerca sulla condizione del proprio corpo in sospensione. Partendo da una solida preparazione circense, l’intento del progetto è di esplorare lo spazio aereo, senza ricadere nella condizione di essere leggeri e eterei. La peculiarità di questo lavoro risiede nel disegnare uno spazio tridimensionale in continuo mutamento usando semplici corde che permettono ai due performer di identificare delle coordinate e muoversi al loro interno, come nelle stanze di un’abitazione comune. Alla base vi è l’idea di condividere con il pubblico una situazione assolutamente quotidiana, ma extra-ordinaria, in quanto sospesa. L’area d’azione è un palcoscenico al cubo, dove il pubblico si sente subito accolto, come se fosse ospitato a casa dei due coinquilini. Lo spettacolo si articola attorno alla disciplina della corda aerea, esplorata nelle sue molteplici potenzialità tecniche ed espressive. La scena è costituita da 7 corde, che caratterizzano l’intero spettacolo e ne determinano lo sviluppo. Nella prima parte queste annodate insieme creano un groviglio, un nodo, un nido che occupa lo spazio scenico, trasformandolo in un palcoscenico praticabile, sospeso da terra. Nella seconda parte invece le corde sono sciolte, singole e verticali. Queste linee mettono in connessione lo spazio aereo con quello terreno, creando dei ponti che vengono continuamente attraversati dai due performer.